admin nyk - Feb 12th, 2019

Vita di Santa Xenia di San Pietroburgo

La vita di Santa Xenia è poco conosciuta almeno sino al compimento della sua maggiore età, quando sposò l’ufficiale dell’esercito e cantore di corte Andrej Feodorovich Petrov. La vita della giovane donna scorreva secondo i rituali di corte ed in special modo, il marito, che conduceva una vita molto mondana sino ad una sera in cui si svolgeva, per l’appunto, una festa di corte in cui lo colse la morte. Il decesso improvviso del marito, gettò nello sconforto la giovane moglie che allora aveva solo 26 anni, non solo per la perdita del medesimo, ma, ancor di più, per il fatto che lo stesso morì senza aver vissuto una vita cristiana. L’amore profondo che la giovane Xenia nutriva verso il proprio marito, la spinse a cambiare totalmente vita.
Subito dopo aver reso una degna sepoltura al coniuge, la giovane donna donò il cospicuo patrimonio di famiglia compresa la residenza, altresì rinunciando allo status sociale che le veniva conosciuto in quanto vedova di un generale dell’esercito. I famigliari di Xenia pensavano che la donna avesse perso il lume della ragione a causa del forte trauma emotivo riportato a seguito della morte del marito e per tale motivo la fecero sottoporre a controllo psichiatrico, ma il medico stabilì l’assoluta sanità mentale della donna che in modo del tutto consapevole aveva effettuato tale scelta. Ma non solo questo. La nuova vita aveva comportato altresì il cambiamento del nome che fu quello di Andrej Feodorovich Petrov, ovvero quello del marito.
Inoltre del medesimo prese anche gli abiti con i quali andò a vivere nel quartiere più povero della città di San Pietroburgo.
Questo mutamento radicale di vita che la giovane vedova si era imposto aveva il suo fondamento nell’amore per Cristo e nell’amore per il marito e nel desiderio di espiare tutti i peccati commessi da quest’ultimo. Xenia visse per qualche anno nel suddetto quartiere di San Pietroburgo, dal quale scomparve per un periodo di circa otto anni. Tale periodo fu trascorso dalla santa in pellegrinaggio tra i vari startzi (guide spirituali) che vivano allora al fine di ricevere quei necessari insegnamenti spirituali, che le avrebbero consentito di portare a compimento una vita in Cristo tale da permetterle di espiare i peccati del marito. Si pensa che tra le guide spirituali consultati dalla giovane donna, vi fu anche il Beato Teodoro di Sanaxar, a sua volta ufficiale dell’esercito imperiale, che rimase sconvolto per la morte di un ufficiale dell’esercito durante una festa, a seguito del quale si ritirò alla vita monastica. Probabilmente l’ufficiale era proprio il marito della giovane Xenia.
Dopo aver raccolto i preziosissimi insegnamenti spirituali, Xenia fece ritorno nel quartiere povero di San Pietroburgo, denominato “a fianco di San Pietroburgo”. In tale ambiente, la santa, una volta consumatisi gli abiti del marito, si vestiva con degli stracci che tuttavia avevano il medesimo colore, cioè verde e rosso, i colori della divisa del marito. Il suo vestiario era molto leggero, a causa dello stato di estremo consumo dei medesimi, nonostante il rigido freddo del nord della Russia.
La santa scelse di vivere un’ascesi spirituale molto dura ovvero quella dei “folli in Cristo”. Tale forma di ascesi molto diffusa nell’ortodossia di tradizione russa ebbe i suoi precursori tra i Santi Padri del deserto di Gaza. Lo stile di vita di questi santi giungeva al totale rigetto di questo mondo, mediante comportamenti non convenzionali, per l’appunto, ritenuti folli,
Essi giungevano ad esprimersi in modo incomprensibile per il resto dei cittadini, compresi anche quelli religiosi. Tutto ciò per attirare su di sé l’odio e l’umiliazione di questo mondo, così come fece Nostro Signore Gesù Cristo che attrasse su di sé i peccati dell’uomo per salvarlo dalla morte eterna.
Santa Xenia, non si sottrasse a violenze di ogni genere sia morali che fisiche, che sopportava con amore e pazienza, sputi e insulti furono ricorrenti negli esordi della sua vita di folle in Cristo. Inoltre, essa praticava un’alimentazione molto semplice, essenzialmente ciò che le donava la gente e prendeva pochi spiccioli, solo da chi donava con cuore e, che, subito dopo donava ad altri poveri. La notte si recava in campagna e, successivamente, nel cimitero di Smolensk per pregare e concedersi poche ore di riposo per notte. Ciò lo si comprende dal fatto che durante la costruzione del medesimo cimitero, la mattina gli operai trovavano i mattoni allineati pronti per edificare la chiesa.

Questa vita di estrema penitenza ha dato la possibilità alla santa di ricevere notevoli doni spirituali, su tutti, la chiaroveggenza e la profezia.
Dopo i primi tempi lo strano comportamento della santa fu compreso dalla gente sino al punto che si riteneva una grande benedizione ospitare la santa in casa, nei luoghi di lavoro ed in ogni altro luogo per ricevere una grande benedizione da parte di Dio, anche per soli pochi istanti.
Innumerevoli sono i miracoli che la santa ricevette per intercessione da Dio:
Un giorno la santa era entrata in un negozio ove la commerciante si chiamava Kaprivina, kaprivia in russo significa ortica, ed uscendo disse che l’ortica si sarebbe appassita. Kaprivina che godeva di buona salute, si ammalò e di lì a poco e morì. L’affermazione della santa, incomprensibile in un primo momento, fu compresa a seguito della morte della giovane donna.
Un altro prodigioso miracolo riguarda Parasceva Antonova. A tale donna, santa Xenia, aveva affidato la propria casa nel momento in cui decise di cambiare vita. Un giorno la santa si recò a casa dell’amica e le disse di correre al cimitero di Smolensk in quanto c’era suo figlio che l’aspettava, la donna non capì, ma andò lo stesso fidandosi delle parole della santa. Nei pressi del cimitero fu investita una giovane madre con il figlio, né la polizia e né Antonova riuscirono ad identificare la giovane madre ed il padre. Pertanto, la donna prese con sé il bambino che fu cresciuto nella fede e nella devozione per santa Xenia. Egli divenne un importante ufficiale dell’esercito russo e si prese cura della madre adottiva sino alla sua morte.
Un giorno la santa si recò presso la famiglia Golubev durante il pranzo, la madre e la figlia stavano preparando il caffè. Xenia voleva molto bene alla giovane ragazza, la quale oltre ad essere una giovane molto bella era dotata di un carattere buono e molto affabile. Entrando in casa la folle in Cristo gridò:<< Oh, bellezza mia, tu te ne stai qui a scaldare il caffè, mentre tuo marito sta seppellendo sua moglie a Ochta. Corri là, in fretta! La ragazza chiese spiegazioni, la santa le ordinò di andare e così fecero madre e figlia. Giunte al cimitero del paese notarono il funerale a termine del quale si avvicinava verso loro un uomo sfinito dal dolore, che svenne tra le braccia della ragazza e dopo un anno si sposarono. Ed ancora, la santa diede una moneta di 5 copechi in rame ad una donna, sulla quale era impressa l’immagine di un cavaliere, dicendole: <>, la donna, perplessa, continuava il suo ritorno a casa ed arrivata all’inizio della via vide la casa bruciare ed il fuoco venne spento. Così la donna comprese le parole della santa.
Durante la restaurazione dell’ex-zar Giovanni VI, che, nel frattempo aveva trascorso gli ultimi 23 in carcere presso la fortezza di Schlusselburg, avvenuta nel 1764, il medesimo venne ucciso. La santa, durante le tre settimane precedenti, piangeva tutti i giorni e delle volte anche tutto il giorno. La gente preoccupata, in quanto la santa, normalmente, era di buon umore e serena, le chiedevano: <> La santa replicava: <>. Tali affermazioni vennero comprese dal popolo alla morte dell’imperatore deposto.
Un altro membro della famiglia imperiale era destinato al trapasso: la zarina Elisabetta. Durante la vigilia del Natale del 1761 la santa andava gridando:<< Cucinate le frittelle! Cucinate le frittelle! Presto tutta la Russia cucinerà le frittelle!". La zarina morì improvvisamente e la Russia intera offrì i bliny, le frittelle che si servano anche in ricordo dei defunti. Un altro esempio eclatante del forte carisma di preveggenza della santa, si è verificato nel mercato di Pietroburgo ove la gente tra le altre cose, acquistava anche del miele, talvolta spendendo anche ingenti somme di denaro. La santa gridava insistentemente:<< Non prendetene, non prendetene>>, gridò:<< non si può mangiare questo miele: puzza di cadavere!>>, << Sei uscita di senno, Matuskha! Non ci infastidire! Vedi che profitto che ne ricaviamo. E come puoi provare che non si deve mangiare questo miele>>, <>. La santa si appoggiò con tutto il suo peso sul barile che conteneva il miele. Il barile cadde e si rovesciò tutto il miele e sul fondo del barile c’era un topo morto. Tutti buttarono il miele da poco acquistato, compreso un ricco che spese molti soldi.
La santa visse, dopo la morte del marito, 45 anni servendo Dio e gli uomini e le donne che chiedevano il suo aiuto. In questa breve descrizione dei miracoli della “folle in Cristo”, sicuramente, la maggior parte sono sconosciuti, a causa dell’estrema umiltà della santa.
Xenia si addormentò in Cristo tra la fine del 1700 ed inizio 800, tuttavia, quando la gente venne a conoscenza dell’evento luttuoso, iniziò un costante pellegrinaggio della gente sulla tomba della santa pe chiedere la sua preziosa intercessione e prendere una reliquia che poteva essere la terra dove era seppellita la santa, che, successivamente, venne tumulata in un’altra tomba ed infine in una cappella ove la gente, inizialmente cercava di prendere anche pezzi dei mattoni. I fedeli continuano a testimoniare i miracoli ottenuti mediante le intercessioni di santa Xenia, che appare come una signora anziana che cammina con un bastone e vestita con la divisa del suo amato marito.
Per le preghiere di Santa Xenia, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia e salvaci. Amin!